Per chi ama sciare rappresenta un imperdibile appuntamento dopo le “fatiche” di una discesa sulla neve: per tutti gli altri, comunque un compagno stagionale fisso con cui rinfrancarsi dalle temperature rigide e allo stesso tempo, godersi appieno l’atmosfera del periodo invernale. Mi riferisco naturalmente al Bombardino, il cocktail (con un gusto morbido e vellutato e dall’inconfondibile colore “giallo carico”) che ad oggi rappresenta la bevanda più ordinata e consumata nelle baite di montagna e nelle stazioni sciistiche e che ha una storia (sconosciuta ai più) lombarda.

Il fantastico elisir nasce infatti (come una bella donna, in un periodo imprecisato) presso una baita di Livigno (una delle località sciistiche più popolari di tutto l’arco alpino) chiamata “il Rifugio del Mottolino”, in provincia di Sondrio. Artefice della bevanda sarebbe stato un membro dello staff della baita (secondo il mito, un giovane genovese preso a lavorare dopo un lungo periodo da ufficiale degli Alpini), il quale cercò di venire incontro alle pressanti richieste di un gruppo di quattro amici, i quali si erano messi a pensare ad un possibile cocktail che potesse riscaldare in maniera soddisfacente i loro stomaci tra una sciata e l’altra. Dopo vari tentativi, quello più riuscito fu composto da una miscela di latte caldo, liquore all’uovo e di whisky: sembra che uno dei quattro avventori, provandolo, esclamò “Accidenti! È una bombarda!”. Il giovane ligure non si sarebbe fatto scappare la citazione, ribattezzando subito il neonato cocktail.

Il successo di questa prima versione della bevanda fu tale che iniziò a diffondersi un po’ in tutte le località sciistiche delle Alpi e, grazie al turismo di massa, divenne famoso anche nel resto del mondo: non poteva perciò passare tanto prima che la ricetta originaria venisse modificata e se ad oggi, quella più diffusa ha visto sostituire il whisky con il brandy e il latte caldo con il più scenografico “cappello” di panna montata, altre tre varianti sono ancora oggi molto in voga:

  • il Bombardino Calimero (liquore all’uovo e caffè espresso).
  • il Bombardino Pirata (liquore all’uovo e rum).
  • il Bombardino Scozzese (liquore all’uovo e whisky).

In seguito, qualche distilleria locale iniziò a imbottigliarne un liquore, a base di uova e zucchero, il cui utilizzo principale è quello di essere aggiunto al caffè o anche al gelato: la gradazione alcolica della ricetta può variare molto in base a quanto liquore viene aggiunto (le bottiglie commerciali possono aggirarsi intorno ai 17%: il cocktail appena fatto può invece arrivare anche a 30%). E sebbene il bombardino sia stato creato per riscaldarsi nelle fredde giornate d’inverno, alcuni non riescono a farne a meno neanche durante il periodo estivo, arrivando a farselo servire “ereticamente” ben ghiacciato.