Perché a Milano si festeggia il Carnevale Ambrosiano, che cade qualche giorno dopo rispetto al resto d’Italia? Forse anche molti milanesi non saprebbero rispondere a questa domanda.

Facciamo un po’ di chiarezza: il Carnevale Ambrosiano prosegue fino al sabato successivo al Martedì Grasso, ma se pensate che a Milano e dintorni ci sia una sovrapposizione tra Quaresima e Carnevale vi sbagliate. Perché secondo il rito ambrosiano, la Quaresima non inizia il Mercoledì delle Ceneri (cioè quello successivo al Martedì Grasso), bensì la prima domenica successiva e anche in questo caso, quindi, il Carnevale termina esattamente con l’inizio della Quaresima).

Il rito ambrosiano

Nell’arcidiocesi di Milano si segue il rito ambrosiano anziché quello romano, adottato invece nel resto d’Italia: come il nome suggerisce, è un rito introdotto da Sant’Ambrogio, patrono della città (viene festeggiato il 7 dicembre, quando per tradizione a Milano si addobba l’albero di Natale). Rispetto al rito romano, quello ambrosiano si distingue per i paramenti sacri e alcuni elementi della messa (per esempio, l’ostensorio è solitamente trasparente e di forma diversa, lo scambio della pace avviene prima della preparazione dei doni, la benedizione finale è preceduta dal Kyrie Eleison). Una delle differenze più note è l’inizio della Quaresima non il Mercoledì delle Ceneri, come nel rito romano, ma la prima domenica successiva.

Origini del Carnevale Ambrosiano

Questo modo differente di calcolare l’inizio della Quaresima ha dato origine al Carnevale Ambrosiano (detto anche ‘Carnevale vecchio’), che non termina il Martedì Grasso ma il sabato precedente l’inizio della Quaresima. Ma c’è anche un’altra tradizione che spiega il motivo di due Carnevale diversi: il vescovo Ambrogio, infatti, era partito per un pellegrinaggio dicendo che sarebbe stato di ritorno a Milano per il Carnevale, in modo da dare inizio alla Quaresima. Fece ritardo, ma la città scelse di aspettarlo prolungando il Carnevale e posticipando l’inizio della Quaresima.

La realtà storica è più semplice: il rito romano, considerano le domeniche giorni di non digiuno, anticipò l’inizio della Quaresima al Mercoledì delle ceneri per avere 40 giorni effettivi di digiuno. Fino a quel momento, infatti, la Quaresima iniziava dappertutto la domenica.

Meneghino, la maschera tipica del Carnevale Ambrosiano

Come molte città, anche Milano ha la sua maschera tipica: è Meneghino, un personaggio che ormai viene identificato con la città stessa. Il nome deriva da quello del ‘Domenichino’, cioè il servo che i nobili non troppo facoltosi, che non potevano quindi permettersi di avere molta servitù fissa, affittavano solo per la domenica: il domenichino accompagnava il nobile in questione nei suoi giri in città e si premurava di aprire lo sportello della carrozza. Accanto a Meneghino (che non indossa una maschera ma sta sempre a viso scoperto) c’è la Cecca, ovvero sua moglie, il cui nome è il diminutivo milanese di Francesca.