Sopresa: la più grande azienda al mondo di caviale da allevamento è lombarda.

Si chiama Agro Ittica Lombarda e si trova a Calvisano in provincia di Brescia. Nata alla fine degli anni Settanta come allevamento di anguille è oggi leader mondiale per l’esportazione di Caviale.

Agro Ittica Group produce sei tipi di caviale estratti da altrettante specie di storioni, sulle 26 esistenti al mondo: Calvisius lavora le qualità più pregiate (Tradition, Beluga e Siberian), mentre Ars Italica Calvisius – un allevamento più recente che si trova nel Parco del Ticino – produce l’Oscietra, il Sevruga e il Da Vinci.

Il bresciano però non è l’unica lingua parlata dal caviale da esportazione.

Anche il territorio cremonese,  anzi, cremasco può vantare un primato significativo.

«Il nostro caviale nasce nelle fredde e pulite acque sorgive di Pandino, nel Cremasco – spiega Sergio Nannini, socio insieme a Matteo Giovannini della Adamas Caviar – Alleviamo circa 170mila esemplari di storione siberiano, e abbiamo una varietà molto rara di storione albino: produce un caviale di colore bianco-dorato, che un tempo era riservato soltanto agli Zar dell’impero russo».

Il caviale lombardo finisce sulle tavole dei principali consumatori mondiali, dagli Stati Uniti al Giappone. «Nel 2014 abbiamo destinato all’export circa l’80 per cento del nostro prodotto – spiega ancora Nannini – Oggi infatti esportiamo in quasi tutto il mondo, da Hong Kong a Dubai, dal Giappone agli Stati Uniti, dall’Ucraina alla Polonia. Avevamo anche ottimi contatti con la Russia, ma poi l’embargo ha bloccato tutto. Fino al 2000 allevavamo trote, poi ci siamo riconvertiti agli storioni e adesso siamo una delle aziende di riferimento del settore, con quasi due tonnellate di caviale all’anno”.

Il valore al dettaglio del caviale – secondo stime di Coldiretti Lombardia – oscilla mediamente tra i 1.500 e i 8.000 euro al chilo e si tratta di una delle produzioni ittiche regionali di maggior pregio.

Nel settore ittico lombardo – spiegano da  Coldiretti regionale – operano 1.384 imprese, di cui 180 direttamente coinvolte nelle attività di pesca e acquacoltura (dati 2013-2014). Il giro d’affari è di oltre cento milioni di euro, mentre gli addetti sono 5.240. Le prime tre province per numero di aziende attive – conclude la Coldiretti Lombardia – sono Milano, Brescia e Varese.

«La nostra regione rappresenta oltre il 30 per cento dell’export di pesce italiano, con 70 allevamenti e una produzione di circa 6 mila tonnellate –puntualizza Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – E adesso il caviale sta diventando uno dei tesori di nicchia in grado di portare ancora di più il buon nome della nostra agricoltura e del vero Made in Italy in tutto il mondo».