Nei giorni scorsi la Ragioneria dello Stato ha reso pubblici alcuni dati che anticipano il quadro della distribuzione geografica delle risorse erogate nel 2014 dal settore pubblico.

I dati diffusi evidenziano quanto sia bassa la spesa pubblica in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

Un’ottima analisi della situazione è resa da un articolo de il Giornale che evidenzia:

In sostanza in questi anni è successo che di media un lombardo abbia dato allo Stato tra 5 e 6mila euro all’anno più di quanto non abbia ricevuto in servizi nazionali e locali. Il che significa che una famiglia lombarda standard composta da quattro persone ha perso più di 20mila euro ogni anno in opere di solidarietà a favore della spesa pubblica concentrata nel Sud. In un decennio si è vista sottrarre l’equivalente di un appartamento di proprietà.

Il report diffuso dalla ragioneria di Stato sulla “spesa statale regionalizzata” evidenzia, infatti, una situazione che vede la Lombardia sopportare con il proprio contributo altre aree del Paese con spesa pubblica più alta.

In parole povere:  nella speciale classifica sulla ripartizione territoriale dei pagamenti del bilancio dello Stato la nostra regione si piazza negli ultimi posti rispetto alla proporzione tra tasse pagate dai cittadini e ritorno delle stesse sul territorio.

Un esempio?  La media nazionale è di 3600 euro a testa.  Bolzano e l’Alto Adige sono la zona che in Italia catalizza, direttamente o indirettamente, la quota di denaro pubblico pro-capite più importante: 8900 euro. A seguire c’è Trento con 7600 euro pro-capite.

La spesa inferiore, appunto, è per la Lombardia (2265 euro) davanti a Emilia Romagna, Veneto e Piemonte.

Su un totale di pagamenti dello Stato di 563 miliardi, nel 2014 lo Stato ha distribuito alle Regioni 258,7 miliardi. Si tratta di stipendi, acquisti di beni e servizi, trasferimenti ad amministrazioni ed enti pubblici, a imprese e famiglie, interessi, investimenti diretti e contributi agli investimenti.