I Corradi da Gonzaga furono una delle più splendide e più longeve famiglie del Rinascimento italiano. Originari di Gonzaga nell’attuale provincia di Mantova, i Corradi (che ben presto utilizzarono come appellativo il solo toponimo di provenienza) erano grandi proprietari terrieri. L’occasione di impadronirsi del potere a Mantova si presentò nel 1328 quando, stanchi dei soprusi di Bonacolsi ed intuendo che il momento era propizio, all’alba del 16 agosto realizzarono un vero colpo di Stato, immortalato nella celebre tela di Domenico Morone conservata in Palazzo Ducale (Mantova). Il tentativo venne appoggiato dagli Scaligeri, bramosi di impossessarsi di Mantova, ma l’accortezza di Luigi Gonzaga, “il capostipite”, evitò qualsiasi espansione del potere veronese a discapito della città virgiliana.
La famiglia Gonzaga si distinse per i suoi rappresentanti: sempre figure straordinariamente intriganti, tanto come esempi di massimo splendore civile e intellettuale, quanto come campioni di assoluta negligenza e vita dissoluta; Capitani del Popolo dapprima, Marchesi nel 1433 e Duchi nel 1530, i Gonzaga sono tutt’ora ricordati per la loro abilità politica nel reggere la cosa pubblica, nell’attenzione alle arti (le collezioni gonzaghesche – che vantavano opere di tutti i più grandi artisti – erano tra le primissime in Europa, così come il complesso di Palazzo Ducale), nella politica matrimoniale,nella condotta militare e nello sviluppo architettonico ed urbanistico di Mantova, vero giardino di pietra.
I Gonzaga seppero portare Mantova ed i territori ad essa legati nell’Olimpo della civiltà europea; furono figure splendide, sia nel bene sia nel male: quasi tutti i Gonzaga vissero il loro tempo con una tale intensità ed una partecipazione ai maggiori eventi della storia che raramente ebbe pari. I signori di Mantova, occorre ricordarlo, erano inoltre alla guida di un complesso di piccoli Stati regionali che si estendevano dal Nord Italia alla Francia, sino al meridione; tanto che, si diceva “sui Gonzaga non tramontava mai il sole”. Allora come adesso, a secoli di distanza dalla loro scomparsa, il loro nome è sinonimo di una gloria ineguagliata.

Sarà la storia di questa celebre famiglia ad aver ispirato alcuni imprenditori mantovani ed artigiani locali, i quali, unitisi con le loro competenze hanno dato vita ad un alimento di qualità e di territorialità: il PANINO GONZAGA, prodotto tipico e registrato.

Come nasce questa idea, Terre di Lombardia lo chiede proprio ad Andrea Zaninelli, ideatore del progetto: “L’idea nasce sull’onda di Mantova capitale del Food 2017; l’intenzione era quella di creare un prodotto tipico, differente e soprattutto basato sulla storia del cibo mantovano e le sulle potenzialità che il nostro territorio propone”.

Un alimento territoriale? Con quali ingredienti è realizzato dunque questo “signorile” panino?
“Gli ingredienti sono semplici e di prima qualità. La curiosità è che, oltre ad essere tutto locale, ogni sapore si bilancia alla perfezione con il gusto del prodotto a cui è affiancato. Ma andiamo per ordine. Innanzitutto il pane scelto è una ciabattina scondita croccante, fatta con biga lievitata 22 ore e sale iodato; il ripieno è costituito da un hamburgher di carne di scottona razza Limousine allevata e macellata a Mantova, alimentata con materie prime certificate, al quale si possono abbinare due salse: una realizzata con rape rosse capperi e acciughe, oppure una seconda realizzata con rapanello, porri e carote. Al tutto si aggiunge formaggio Grana Padano a scaglie stagionato 24 mesi del Caseificio Europeo”.
Ed alla produzione dell’intero prodotto finito partecipano imprenditori mantovani?
“Esattamente. Questo panino è un prodotto interamente Made in Mantua: dalla Forneria Carra di Bagnolo San Vito, produttore del pane, a Mes Confitures di Bagnolo San Vito, produttore delle salse, sino alla macelleria Punto Più di Buscoldo, che ha realizzato l’impasto di carne.”
Avete già iniziato a fare conoscere questo gustoso panino?
“Sì, il lancio del prodotto c’è stato ad inizio mese di giugno, nel corso di Expo Beer a San Giacomo Po di Bagnolo San Vito, ovviamente in provincia di Mantova”
Non poteva essere altrimenti per un prodotto interamente locale. Ora, quali sono i vostri obiettivi prossimi?
“D’accordo con tutti gli imprenditori interessati, il nostro sarà un percorso a step, ma abbiamo già ben chiaro il cammino da percorrere. Il panino sarà distribuito prima sul territorio provinciale, poi sul territorio nazionale, sino a sbarcare sul mercato estero.”

Piedi ben saldi e sguardo lungo: occhi puntati sul panino Gonzaga dunque.