Una rete ciclabile montana di 300 chilometri protagonista della strategia di riposizionamento turistico-culturale in ottica di fruibilità della media montagna e dei borghi in quota: questo l’ambizioso progetto con il quale l’Alto Lario si è presentato alla Bit, la Fiera internazionale del turismo di Milano.

Un intervento senza precedenti, per un volume d’investimenti di circa 40 milioni di euro, con 31 Comuni associati alle due comunità montane del Lario e del Ceresio e della Valsassina, Valvarrone e Val d’Esino che fanno parte di un progetto di area interna finanziato dall’Unione Europea con 17 milioni di euro, che hanno consentito di sviluppare ben 35 itinerari ciclabili.

A ciò si aggiunge, per ottimizzare le infrastrutture e promuovere eventi, l’intervento di Regione Lombardia che ha garantito per l’attuazione del nuovo accordo quadro altri 14 milioni di euro.

Tra le opere più attese c’è certamente il tragitto di trenta chilometri Cremia a Sorico fra 350 e i 550 metri di quota, con recupero sentieri già esistenti e la realizzazione di tratti nuovi, ma il progetto non riguarda solamente percorsi ciclabili, come sottolineato dal presidente della Comunità montana Valli del Lario e del Ceresio, Mauro Robba: “Entro giugno il nostro programma sarà concluso, ma in cantiere ci sono importanti opere ad integrazione della strategia: nel nostro territorio, in particolare, la nuova galleria ciclopedonale della Gaeta e la riqualificazione di Palazzo Gallio come nuovo polo culturale ed espositivo del territorio”.

Tratto da: Lombardia Speciale