Conti in ordine e un potenziale di crescita economica ancora inespresso alla base delle valutazioni positive dell’agenzia di rating internazionale.

L’agenzia di rating Moody’s conferma la valutazione Baa1 per la Lombardia, unico caso al mondo in cui una regione supera la valutazione dello Stato nazionale (il rating per l’Italia è stato confermato a Baa2). I punti di forza citati nella relazione dello scorso dicembre che giustificano questo giudizio sono: “il livello molto basso d’indebitamento, la forte e brillante situazione finanziaria, la robusta e diversificata base economica, un sistema sanitario in equilibrio e fortemente efficiente, e una flessibilità delle entrate tributarie superiore rispetto a tutte le altre regioni italiane”.

BASSO INDEBITAMENTO

Il debito netto della Lombardia si è attestato a 1,9 miliardi di euro a fine 2016, pari a un 8,6 per cento dei ricavi operativi. Un valore molto basso che nel 2017 dovrebbe attestarsi al 9 per cento e, dato che la Lombardia non prevede di emettere nuovi debiti, questo valore dovrebbe essere confermato anche nel 2018 con una previsione dell’8,8 per cento.

UN’ECONOMIA AMPIA E DIVERSIFICATA

La relazione di Moody’s individua nell’economia lombarda, ampia e diversificata, la forza della regione, descritta come tra le più ricche d’Europa con un Pil pro capite del 30 per cento superiore alla media italiana e un tasso di disoccupazione ben al di sotto della media nazionale.

UN EFFICIENTE SISTEMA SANITARIO

Un altro plus della Lombardia è un sistema sanitario, giudicato fiscalmente equilibrato ed efficiente poiché, nonostante l’alto impatto sui costi della Regione (20 miliardi di euro nel 2016, pari a circa l’82% delle spese totali), l’amministrazione è stata finora in grado di compensare il restringimento dei trasferimenti statali al settore. Considerati positivamente anche l’accentramento della gestione dei pagamenti, affidati alla società finanziaria regionale Finlombardia Spa, e la riduzione da 90 a 60 giorni dei tempi di pagamento dei fornitori dei servizi sanitari rispetto al 2012 e la riduzione del debito a 4,7 miliardi nel 2016, la metà rispetto all’anno precedente.

RECUPERO DELL’EVASIONE FISCALE

Grazie a un’azione di recupero delle imposte non pagate, nel 2016 le entrate fiscali si sono mantenute allineate agli anni precedenti, nonostante i trasferimenti inferiori. Infatti, la Lombardia ha portato il recupero a 403 milioni di euro nel 2016 da 260 milioni nel 2012. Inoltre la Regione è stata anche in grado di limitare costantemente le spese correnti per sostenere gli investimenti senza attivare il margine fiscale: tra il 2012 e il 2016, si osserva una riduzione del 10 per cento delle spese per il personale con un risparmio di 18 milioni di euro.

ELEVATA FLESSIBILITÀ DELLE ENTRATE

La Lombardia è ritenuta dall’agenzia di raiting internazionale la regione con il più alto grado di flessibilità di aumento delle entrate in Italia grazie all’ulteriore ricchezza che la sua base economica potrebbe generare, dalla quali si stima un introito fiscale di 1,8 miliardi di euro in più.

tratto da Lombardia Speciale