Il progetto delle Mura venete è stato approvato e ora sono patrimonio dell’Unesco. E’ quanto ha deciso la commissione riunita in Polonia a Cracovia, dopo due giorni di attesa.
Il progetto ‘Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo. Stato de Terra – Stato de mar’, che vede capofila Bergamo e comprende altre quattro città (Peschiera e Palmanova per l’Italia, Zara e Sebenico per la Croazia e Cattaro per il Montenegro) ha raggiunto l’obiettivo.

“Il riconoscimento delle Mura veneziane come nuovo sito Unesco è motivo di grande orgoglio, perché la proclamazione avvenuta a Cracovia rende ulteriore merito allo straordinario patrimonio culturale della Lombardia, che da oggi vanta un nuovo sito Patrimonio mondiale dell’umanità, in cui sono coinvolte anche altre Regioni”. Lo dichiara il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, commentando la proclamazione delle Mura veneziane a Patrimonio mondiale dell’umanità, avvenuta a Cracovia, da parte dell’Unesco.

“Con le Mura veneziane salgono dunque a undici i siti Unesco della nostra regione, dieci ‘materiali’ più il sito ‘immateriale’ del ‘saper fare il liutario’ riconosciuto alla città di Cremona – sottolinea il presidente – La Lombardia rafforza così il proprio primato di regione con il maggior numero di siti Unesco in Italia e si conferma, anche in questo ambito, una vera eccellenza nazionale”.

Anche il sindaco Giorgio Gori è intervenuto all’assemblea con queste parole: “Desidero ringraziarvi per il riconoscimento attribuito alle Venetian Work of Defense delle nostre città. È per noi motivo di orgoglio e di responsabilità. Con la candidatura transnazionale, condivisa dalle nostre rispettive comunità, abbiamo voluto dare piena espressione ai valori di pace e cooperazione internazionale che ispirano l’Unesco. Da oggi il nostro impegno per la conservazione e la valorizzazione di questo nuovo gioiello del Patrimonio mondiale sarà ancora più grande”.