Un quarto delle piccole e medie imprese della regione hanno attivato una o più azioni di welfare aziendale, in particolare viene data molta attenzione alla sicurezza sul lavoro.

Migliorare le condizioni di vita privata e lavorativa dei dipendenti genera ricadute positive sull’azienda e su tutto il territorio. Le piccole medie imprese lombarde hanno colto questo principio base del welfare aziendale e in regione il tasso di iniziativa nel welfare delle pmi supera la media italiana: questo tipo di azioni sono attuate dal 25,44 per cento delle aziende contro il 23,5 per cento nel Paese.

Per azioni di welfare aziendale s’intendono tutti i benefit e le prestazioni finalizzati a integrare la retribuzione per sostenere il reddito dei dipendenti. In genere queste azioni sono realizzate dalle grandi società o dalle multinazionali, ma anche le piccole e medie imprese si stanno attivando. Il quadro regionale e nazionale è stato fotografato dal rapporto Welfare index pmi 2017, promosso da Generali Italia, che prende in analisi le aziende da 6 a 250 addetti e raggruppa le azioni di welfare in 12 aree d’intervento.

LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO

Nelle azioni di welfare le pmi lombarde si distinguono in Italia soprattutto nelle iniziative di sicurezza e prevenzione degli incidenti aggiuntive a quelle previste per legge, attuate dal 43,2 per cento delle aziende su una media nazionale del 33,9.

PREVIDENZA, SANITA’, ASSISTENZA

Le piccole medie imprese lombarde sono comunque sopra la media Paese anche per la previdenza integrativa con un tasso d’iniziativa del 26 per cento contro il 23,4 nazionale, le azioni nella sanità integrativa (36,7 su 34,8%), mentre nei servizi di assistenza la Lombardia è in linea con la media italiana del 6,7 per cento.

ALTRE FORME DI SOSTEGNO

Il sostegno economico ai dipendenti è attivato dal 40,2 per cento delle pmi su una media italiana del 35,1, la formazione dei dipendenti dal 37,4 per cento contro il 33,7, il sostegno all’istruzione di figli e familiari dal 3,1 contro il 2,7 per cento, azioni di cultura, ricreazione e tempo libero dal 6,7 sul 5,8 per cento, sostegno ai soggetti disabili e integrazione sociale dal 10,5 su 7,7 per cento e azioni di welfare allargato al territorio e alle comunità dal 18,1 su una media nazionale del 17,3 per cento. Le uniche due aree in cui le pmi lombarde devono recuperare leggermente sono le polizze assicurative (45,5 su 46,3%) e le azioni di conciliazione vita-lavoro, sostegno ai genitori, pari opportunità (31,1 su 32,8%).

LE CRESCITE DEL 2016

Di queste 12 aree quelle che nel 2016 sono cresciute più velocemente rispetto all’anno precedente sono la sanità integrativa, la conciliazione vita-lavoro e le iniziative aperte al territorio.

tratto da Lombardia Speciale