Secondo un’elaborazione di Promos Italia, l’agenzia nazionale del sistema camerale che supporta le imprese italiane nei processi d’internazionalizzazione e affianca le istituzioni nello sviluppo dell’economia locale e nella valorizzazione del territorio, realizzata sugli ultimi dati Istat Coeweb, l’Italia raggiunge i 626 miliardi di euro nel primo semestre 2022 nell’interscambio commerciale con l’estero nazionale, per una crescita del +32,8% rispetto ai 471 miliardi del secondo trimestre 2021, con le esportazioni che raggiungono i 306,4 miliardi e le importazioni 319,7 miliardi.A livello regionale la Lombardia guida la classifica, con 174,9 miliardi di euro d’interscambio, che significa un aumento del +26,2%, merito soprattutto dell’export lombardo che ha toccato quota 80,7 miliardi, in crescita del +22,1%; segue il Veneto con 76,7 miliardi per +28,7% e un export da 40,7 miliardi e +19,3%, mentre chiude il podio l’Emilia-Romagna con 69,1 miliardi per +24,4% e un export da 42,3 miliardi e +19,7%.

Se invece guardiamo esclusivamente il trend degli scambi più in crescita, al primo posto troviamo le Marche con un incredibile +77,1%, seguita da Sardegna, Sicilia e Liguria, tutte in crescita oltre il +60%.

Anche a livello provinciale la Lombardia si mette davanti a tutte, con Milano che è la prima città italiana per interscambio nel primo semestre 2022 con 71,9 miliardi per una crescita del +21,9%, di cui 27 miliardi circa di export, in crescita del 22,7%; segue Torino con 24,3 miliardi di scambi circa, in crescita del 25,9%, di cui 12,4 miliardi di export, in crescita del 23,3%; sul gradino più basso del podio troviamo la Capitale, Roma, con 22,9 miliardi di scambi, in crescita del 37,2%, di cui 7,1 miliardi di export, in crescita del 13,1%.

Anche in questo caso, però, se guardiamo le province più in crescita per scambi internazionali cambia completamente la graduatoria, con Ascoli Piceno davanti a tutte con 7 miliardi, in crescita del +228%, seguono Rovigo con 5,1 miliardi e + 145,4%, Sassari con 502 milioni e +94,5%, Gorizia con 2,1 miliardi e +91,1%, Savona con 4,2 miliardi e +82,6% e infine Messina con 3,8 miliardi e +80%.

Tratto da: Lombardia Speciale