La mostra intitolata La restaurazione dello spazio vuole rappresentare un gesto di estremo rispetto nei confronti di Chiesa Castello, simbolo architettonico gonzaghesco e punto di riferimento imprescindibile per le attività culturali del territorio.

Queste le parole di Donato Novellini ,socio fondatore di Terre di Lombardia,  curatore della mostra inaugurata lo scorso 3 settembre a San Martino dall’Argine. Una mostra che dopo il successo dell’esordio sta  incassando sempre più consensi.

Da sempre luogo affettivamente caro alla comunità sanmartinese, lo spazio è divenuto negli ultimi tempi importante centro di cultura, pur non avendo perso ovviamente il legame con l’originaria funzione religiosa. Il completamento dei lavori di restauro dell’area absidale avvenuto nel 2014 ha riconsegnato quasi totalmente il luogo al suo antico splendore tardo rinascimentale, anche se i segni del definitivo crollo del tetto avvenuto nel 1990 non saranno probabilmente mai cancellati del tutto. Questa pesante eredità, che dall’incuria del passato ha portato all’attuale piena funzionalità, contribuisce a rendere il luogo unico e speciale, carico com’è dei segni che il tempo ha lasciato, ma anche delle opere che qui l’uomo ha svolto per porre rimedio al fatale decadimento.

Per celebrare degnamente il recupero strutturale dell’edificio- spiega Novellini- l’Amministrazione Comunale di San Martino dall’Argine e l’associazione culturale Imprimatvr, in collaborazione con Terre di Lombardia, hanno voluto fortemente concretizzare questa importante esposizione, basata sul ricollocamento temporaneo delle pale d’altare in origine presenti all’interno della chiesa.

L’idea, studiata da tempo e sperimentata a livello virtuale nel 2014 attraverso una mappatura fotografica delle pale d’altare, è stata attuata grazie alla disponibilità della Curia di Cremona e della parrocchia di San Martino dall’Argine, particolarmente riguardo all’utilizzo delle opere tuttora custodite presso la Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano. Oltre a ciò vanno ricordati in questa sede la preziosa documentazione proveniente dagli studi intrapresi sull’argomento (tesi di laurea, testimonianze dirette, consulenza di restauratori e di storici dell’arte), nonché il contributo fondamentale di Regione Lombardia e del Distretto Culturale Le Regge dei Gonzaga.

Il progetto, autorizzato dagli organi religiosi competenti e dalla soprintendenza, si è poi sviluppato nelle delicate fasi di trasporto e allestimento.

Al termine della mostra mancano ancora 4 giorni ma gli organizzatori sono in grado di tirare le prime somme rispetto ad un evento che si è rivelato di forte gradimento.

Siamo soddisfatti – conferma Novellini-  abbiamo avuto conferma del fatto che il Rinascimento Gonzaghesco piace un po’ a tutti. C’è stata una grande affluenza e ottime reazioni da parte del pubblico

 

 

La mostra sarà visitabile anche questo week end:

Sabato dalle 16 alle 20, domenica 10-12 e 16-20.

Per raggiungere il luogo della mostra le indicazioni qui

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