È una delle regioni motore d’Europa, la più “affidabile” secondo Moody’s. Tutto questo con il minor numero di dipendenti pubblici in rapporto a lavoratori e residenti.
Lo ha certificato una ricerca del Centro studi ImpresaLavoro, realizzata su elaborazione di dati Istat, Eurostat e Ministero dell’Economia e delle Finanze: la Lombardia è un modello di eccellenza anche nella gestione della pubblica amministrazione. La regione locomotiva economica del Paese ha fatto registrare un rapporto tra numero di dipendenti pubblici e lavoratori totali del 9,3%, un dato addirittura inferiore al 10% registrato in Germania.
L’incidenza dei lavoratori occupati nel pubblico impiego rispetto al totale degli occupati, è particolarmente alta nel mezzogiorno d’Italia: in Sardegna (19,4%), Basilicata (17,8%), Molise (17,5%), Puglia (17,2%) e Campania (16,9%) mentre al nord con Veneto (10,5%), Emilia-Romagna (11,6%) e Piemonte (11,9%) si raggiungono i livelli più bassi: punta di diamante la Lombardia con il 9,3%.
Centro Studi Impresa Lavoro e i partner della ricerca hanno inoltre certificato come i 410.923 dipendenti pubblici lombardi siano solamente il 4,1% del totale della popolazione residente (bambini e anziani inclusi), un dato record a cui si avvicina unicamente il Veneto con 223.336 dipendenti, il 4,6%. Al di sotto della media nazionale che si attesta al 5,3%, troviamo Campania (282.048 dipendenti, 4,8%), Piemonte (216.810 dipendenti, 4,9%), Puglia (205.885 dipendenti, 5,1%) ed Emilia-Romagna (228.306 dipendenti, 5,1%). Una forte concentrazione di dipendenti pubblici, rispetto alla popolazione residente, si rileva in Valle d’Aosta (11.826 dipendenti, pari al 9,3% dei residenti) che supera il Trentino-Alto Adige (82.090 dipendenti, 7,7%), Friuli-Venezia Giulia (83.413 dipendenti, 6,8%) e Sardegna (109.123 dipendenti, 6,6%).
Lo studio ha evidenziato come in totale in Italia vi siano 3,22 milioni di dipendenti pubblici, una percentuale in rapporto al numero degli occupati pari al 14% che colloca il Paese al quarto posto con il valore più basso d’Europa. Tra tutti i Paesi UE considerati nell’analisi, solamente Paesi Bassi (13%), Lussemburgo (12%) e Germania (10%) hanno meno dipendenti pubblici dell’Italia in rapporto agli occupati. La media italiana risulta più bassa di quella di Spagna (15%), Regno Unito (16%), e Francia (22%) e molto inferiore rispetto ai valori di Paesi nordici come la Svezia (29%), la Danimarca (28%) e la Finlandia (25%).
Tratto da: Lombardia Speciale