La Lombardia registra la migliore performance rispetto alle altre regioni italiane sul’indice DESI 2019, che misura il posizionamento dei paesi membri dell’UE rispetto all’avanzamento digitale valutato su 5 aree.

La Lombardia registra la migliore performance rispetto alle altre regioni italiane sul DESI 2019 (Indice di digitalizzazione dell’economia e della società), che misura il posizionamento dei paesi membri dell’UE rispetto all’avanzamento digitale valutato su 5 aree: connettività, capitale umano, uso di internet, integrazione delle tecnologie digitali e servizi pubblici digitali.

Per fornire un quadro più approfondito del posizionamento dell’Italia sul DESI, l’Osservatorio sull’Agenda Digitale del Politecnico di Milano, in collaborazione con AgID e Team Digitale, ha replicato l’indice europeo a livello delle regioni e delle province autonome italiane. L’Italia sta investendo molto in questi anni, lo si vede dalla crescita relativa: +5 punti (da 38,9 nel 2018 a 43,9 nel 2019) contro i +2,7 punti della media europea. Nessun paese ha visto il proprio punteggio sul DESI crescere più di quello italiano.

Nel panorama italiano la migliore performance è ottenuta dalla Lombardia, con un punteggio pari a 49,7 su 100, mentre ultima in classifica risulta essere la Calabria, che registra un punteggio di 20,4.
In generale, delle nove regioni con punteggio superiore alla media italiana, sette sono del nord (Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Piemonte, Veneto, e province autonome di Trento e Bolzano) e due del centro (Lazio e Toscana).
AI di sotto della media italiana troviamo tutte le altre regioni, in particolare le ultime (sotto i 30 punti) sono tutte regioni del Mezzogiorno. Emerge pertanto un gap tra nord e sud del paese già rilevato in passato e non ancora colmato.
Di seguito la situazione di dettaglio con riferimento alle cinque aree del DESI.

Connettività: diffusione della banda ultra-larga
In questa area la migliore regione è la Lombardia che, con un punteggio di 46,8 su 100, è ben sopra la media italiana (pari a 36,8) e la più vicina alla media europea (56,7) La regione Umbria ha la più alta copertura di banda a 100 Mbps, sebbene sia coperto solo il 22% delle abitazioni (dati MISE). Dieci regioni italiane, d’altro canto, hanno una copertura a 100 Mbps inferiore al 10% delle loro abitazioni. Tra le regioni maggiormente in difficoltà troviamo il Molise che, oltre a non essere coperto dalla banda a 100 Mbps, risulta avere la copertura a 30 Mbps più bassa a livello italiano (il 26% delle abitazioni) e, più in generale, il peggior punteggio complessivo nell’area connettività (15 punti su 100).

Capitale umano
Per quanto riguarda il livello di formazione digitale e le competenze digitali delle persone, la migliore regione è il Lazio che, con un punteggio di 65,8 su 100, si posiziona ben al di sopra della media italiana (pari a 44), e di poco inferiore a quella europea (72,8). Data la presenza delle amministrazioni centrali infatti, il Lazio è particolarmente avvantaggiato. In generale, tuttavia, l’area capitale umano soffre di forti disuguaglianze (la Calabria ha uno score di soli 15 punti e il Digital Skill Rate* differisce tra nord-ovest e mezzogiorno di ben 6 punti percentuali) e di problemi trasversali legati alla mancanza di una strategia organica a livello nazionale. Investire sulla formazione digitale di cittadini e imprese resta una priorità per l’Italia nei prossimi anni.

Uso di internet: il livello di utilizzo di internet (ricerca news, acquisto prodotti e fruizione servizi)
La posizione dell’Italia in Europa in quest’area è riflessa nei punteggi delle regioni italiane. La migliore è l’Emilia-Romagna, con un punteggio di 43,2 su 100 che tuttavia è ancora lontano dalla media europea (59,4). La regione maggiormente in difficoltà risulta essere la Campania, con un punteggio di 18,1. La Campania è ultima anche per consultazione di news (45% della popolazione), mentre solo il 46% dei molisani ha scaricato musica, video o giochi, e solo il 6% degli stessi ha attivato un abbonamento per video on demand. Analoghe dinamiche per online banking e shopping: Lombardia e Valle d’Aosta primeggiano per i servizi bancari (il 45% della popolazione ne ha fatto uso negli ultimi 3 mesi). Trento guida la classifica degli acquisti online (48%). Sul fronte della comunicazione, invece, il divario nord-sud si ribalta: la regione che usa maggiormente i social è l’Abruzzo (71%), quella che videochiama di più è la Puglia (53%), mentre le peggiori in queste due aree sono rispettivamente la provincia autonoma di Bolzano (56%) e il Piemonte (41%).

Integrazione delle tecnologie digitali
Per l’ambito dello scambio di informazioni, la diffusione dell’ e-commerce e la fatturazione elettronica, i dati sono disponibili solo a livello di area geografica (nord-ovest, nord-est, centro, sud e isole). Il nord-ovest ha la performance migliore (punteggio pari a 43,4 su 100), mentre sud e isole sono ancora in forte ritardo (10,9). Le regioni del nord-ovest mostrano i valori più alti in particolare per tre dei cinque indicatori utilizzati: la quota di imprese che impiegano specialisti ICT (7%, ultimo il centro con il 5%), la quota di imprese che possiedono delle pagine internet (78%, ultimo il mezzogiorno con il 56%), e la quota di imprese che utilizzano big data (8%, ultimi ancora sud e isole con il 6%) Per quanto riguarda il cloud, invece, è il nord-est a guidare la classifica (il 26% delle imprese ne fa uso, solo il 16% al mezzogiorno). Il gradiente territoriale ancora una volta però si inverte per un indicatore, ovvero la quota di PMI che effettuano vendite online: superano il 10% le regioni del centro (10,4%) e del mezzo-giorno (10,1%); si attestano rispettivamente al 9,4% il nord-ovest e al 9,6% il nord-est.

Servizi pubblici digitali
A livello italiano, per quanto riguarda il livello di servizi digitali alle imprese e ai cittadini e all’uso degli open data, la performance migliore è ancora una volta quella della Lombardia che, con un punteggio di 55,5 su 100, è la più vicina alla media europea (74). La regione eccelle sia per disponibilità di open data (score di 76,4 nell’apposito indicatore costruito da AgID) sia per livello di attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, per cui è stata la prima regione a raggiungere il 100% (nel 2018 raggiunto anche da Toscana, Valle d’Aosta, Sicilia e Puglia). Fanalino di coda per il FSE sono invece Calabria, Campania e Abruzzo, ancora lontane dal 50%. Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta sono invece i territori che maggiormente interagiscono con la PA per via telematica: l’ha fatto il 30% dei trentini e dei sudtirolesi, mentre il 19% dei valdostani ha inviato moduli pre-compilati via internet.

* Indicatore sviluppato dall’Osservatorio Competenze Digitali (Aica, Anitec-Assinform, Assintel, Assinter) per misurare l’incidenza delle skill digitali nelle diverse professioni. Per approfondimenti, si veda: http://j.mp/ CompDigitali_2018.

tratto da: Lombardia Speciale.