A fine anno cifra record di 135,9 miliardi di euro: superato del 6,6% il massimo storico del 2019

Secondo il rapporto sul commercio estero lombardo nel quarto trimestre e il consuntivo 2021 redatto da Unioncamere Lombardia, il 2021 si può considerare a tutti gli effetti un vero e proprio anno record, con una crescita del 10,2% che ha portato a un valore complessivo di 135,9 miliardi di euro, superando del +6,6% il precedente record fatto registrare nel 2019 pari a 127,5 miliardi di euro.

Dati certamente molto positivi per l’industria regionale, ma che ovviamente sono influenzati anche dalle dinamiche dei prezzi delle materie prime, che sono drasticamente aumentati negli ultimi mesi a causa di diversi fattori: il fatto certo è che le imprese lombarde da sempre protese verso i mercati internazionali, sono state molto brave a farsi trovare pronte a rispondere in maniera immediata alla ripresa della domanda mondiale post crisi, superando brillantemente le difficoltà di approvvigionamento e gli incrementi di prezzo per materiali ed energia.

A livello settoriale il comparto legato ai metalli e alle loro produzioni si conferma forte motore della ripresa delle esportazioni lombarde con +34,3% rispetto al 2020 e +17,7% rispetto al 2019, come anche i prodotti alimentari, le sostanze e prodotti chimici e i computer e apparecchi elettronici, anch’essi in crescita rispetto al 2019 rispettivamente di +13,8%, +12,7% e +12,2%: bene anche gomma e materie plastiche con +9,1% e mezzi di trasporto con +2%, mentre crescita più rallentata per articoli farmaceutici con +0,7% e prodotti tessili, pelli-calzature e accessori con +0,4%.

Per quanto riguarda le province, invece, quasi tutte superano i livelli 2019, grazie soprattutto all’export di metalli di base e prodotti in metallo che hanno fatto decollare Brescia, Cremona, Lecco, Mantova e Sondrio, mentre Bergamo ringrazia il settore di sostanze e prodotti chimici, Monza e Brianza e Varese quello degli articoli farmaceutici, Lodi i computer e gli apparecchi elettronici, mentre la città della moda per antonomasia, Milano, non può che dire grazie ai prodotti tessili e l’abbigliamento; sono solo due le province lombarde che, pur crescendo rispetto all’anno scorso, non riescono ancora a colmare il gap con il 2019, ovvero Pavia che ha fatto registrare un -8,4% e Como con -0,5%.

Tratto da: Lombardia Speciale