“E il prodotto più identitario, la storia della mostarda lunga sei sette secoli è tutta sull’asta del Po ed è arrivata ai giorni nostri, mantenendo una forte tradizione. E’ il prodotto padano per eccellenza. Ma non è scontato altrove. Per questo va promosso adeguatamente con eventi come questo, ogni anno sempre più in crescita e apprezzati dal pubblico”. Lo ha detto l‘assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, presentando l’edizione 2016, la seconda, del Festival della Mostarda (15 e 16 ottobre); con Fava sono intervenuti Barbara Manfredini, assessore alla Città vivibile e alla Rigenerazione urbana del Comune di Cremona, Carla Bertinelli Spotti, Accademia Italiana della Cucina, Graziano Rubes, Federazione Strade Vini e Sapori della Lombardia. Alla presentazione, moderata da Paolo Massobrio, hanno partecipato anche i produttori Enrica Orsini di Leccornie (Pandino, Cr), Enrico Manfredini di Sperlari (Cremona) e Cristina Bovati di Fredo (attiva in Svizzera, con sede in Brianza, a Vedano al Lambro, Monza).
GUSTI CHE CAMBIANO – “Finora – ha sottolineato Fava – la mostarda è stata abbinata a determinati consumi, che ne hanno di fatto limitato la crescita. Ma le aziende che hanno fatto della mostarda – non solo industriale, come a Cremona – ragione del loro business, sono affiancate da aziende piccole e medie che fanno qualcosa di unico e irripetibile e stanno contribuendo al rilancio del prodotto con nuovi abbinamenti e proposte”.
LUOGHI DELLA TRADIZIONE CONSERVANO APPEAL – “Ben vengano, dunque – ha aggiunto l’assessore – anche le contaminazioni di gusto, anche se fino a un certo punto. Tutto comunque a dimostrazione della grande offerta di biodiversità che i nostri territori esprimono”. Un’occasione in più per una certa domanda turistica, visto che, secondo Fava “l’offerta enogastronomica non è espressione solo dei capoluoghi, ma soprattutto dei piccoli centri, delle campagne, dei luoghi di sosta e ristori storici. Forme che esprimono, forse, una certa arretratezza ma che oggi sono la nostra grande forza e si affermano con proposte distintive e autentiche. Oggi chi cerca qualcosa di tradizionale, in termini positivi, da noi lo trova”.
DUE CITTA’, UN PRODOTTO IDENTITARIO – L’idea del festival nasce da lì, secondo Fava: “Due città, Cremona e Mantova, lanciano un messaggio: abbiamo un prodotto identitario a pieno titolo, su questo tema si sta risvegliano il grande interesse, ed è destinato a crescere, se il festival si confermerà appuntamento fisso. Non è un feticcio, ma per chi la conosce bene sa che questa è la sintesi di una proposta enogastronomica, turistica e culturale, che è storia e tradizione di questi due territori”.
IN SINTESI – Degustazioni, visite guidate, talk show e DJ Set per riscoprire la mostarda, patrimonio gastronomico lombardo. Quest’anno l’edizione si amplia e coinvolge anche Pavia, oltre che Cremona, Mantova e Milano. Dopo il successo della prima edizione, il 15 e il 16 ottobre le città di Cremona, Mantova e per la prima volta anche Pavia ospiteranno il “Festival della Mostarda”, che sarà ospite d’eccezione anche a Milano dal 5 al 7 novembre a Golosaria.
IL PROGRAMMA – Nella due giorni di Cremona e Mantova i numerosi appuntamenti – visite guidate, talk show, degustazioni, DJ Set, laboratori per bambini – alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni, chef illustri e produttori di mostarda, consentiranno di far conoscere e valorizzare il ruolo economico e culturale di uno dei prodotti più antichi del territorio lombardo. Dal 15 ottobre in avanti i ristoratori delle città coinvolte proporranno piatti a tema. “Il Festival è un’ottima occasione per farla conoscere ad un pubblico più vasto e allo stesso tempo destagionalizzarla dal tipico consumo invernale – ha spiegato Paolo Massobrio, giornalista enogastronomico -; se di solito è abbinata a carni e bolliti, pare, secondo alcuni dati, che vinca invece l’abbinamento con il formaggio, rispetto a quelli più tradizionali”. Il Festival prenderà il via in contemporanea sabato 15 ottobre nelle città di Mantova e Cremona con un calendario ricco di degustazioni, eventi aperti al pubblico e la partecipazione dei produttori anche di Pavia.
da Lombardia Notizie