Bergamo, le due anime di un’unica città, anche soprannominata «la città dei Mille» per il cospicuo numero di volontari bergamaschi – circa 180 – che presero parte alla spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi, episodio cruciale del Risorgimento.

Quarto centro più popoloso della regione Lombardia dopo Milano, Brescia e Monza/Brianza,  Bergamo si trova nel territorio pedemontano, là dove l’alta pianura lascia spazio agli ultimi colli delle prealpi Bergamasche, a metà strada tra i fiumi Brembo e Serio.

Il nucleo antico della città venne eretto proprio su quei colli.

Fondata probabilmente dai Galli Cenomani di stirpe orobica, Bergamo fu una delle più antiche città celtiche dell’Italia settentrionale; sottomessa a Roma (Bergomum) nel sec. II a. C., nel 49 a. C. divenne municipio dell’XI regione augustea. Durante le invasioni barbariche fu devastata da Alarico (408) e da Attila (452), divenendo poi sede di ducato longobardo (575) e di contea franca (sec. VIII-IX).  La rinascita della città si ebbe dopo l’affrancamento dal dominio dei vescovi, subentrati al potere comitale (sec. X-XI). Si costituì in comune con consoli cittadini (1112 ca.). Nemica di Federico Barbarossa, fece parte della prima Lega Lombarda (1176). Passata sotto i Visconti dal 1329, fu governata da diverse casate fino al 1428, quando fu conquistata dal Carmagnola per conto della Repubblica di Venezia. Sotto i veneziani la città godette di privilegi e immunità, sviluppando industrie e commerci e legandosi alla cultura veneta. Con l’arrivo dei francesi (1796) Bergamo fece parte della Repubblica Cisalpina (1802) e poi del Regno Italico (1805), per passare con tutta la Lombardia sotto il dominio austriaco nel 1814. Liberata da Garibaldi nel 1859, nello stesso anno, con tutta la Lombardia, venne annessa al Regno di Sardegna.

bergamo 1L’abitato si compone tutt’oggi di due parti: il nucleo più antico, Bergamo alta, situata su di un colle,  nota anche come Sìta Olta, rappresenta il nucleo più antico dell’intera città e vanta una posizione dominante sugli altri territori, mentre la Bergamo Bassa, detta Sìta Bàsa, nasce come espansione della prima per gestire lo sviluppo commerciale e le faccende economiche.

Tale suddivisione sembra avere origini antichissime, affondando le radici nel periodo romano, quando il nucleo cittadino alto veniva chiamato Civitas, mentre le parte bassa veniva definita Suburbia.

L’abitato romano corrispondeva alla parte più interna della città alta, ma diversi suburbia erano dislocati lungo le strade di accesso alla città fortificata. Durante il dominio longobardo l’organizzazione gerarchica tra i due centri venne sancita con la divisione del territorio in due corti regie. Tra i sec. XIII e XIV, con l’estensione della cinta muraria, alcuni borghi esterni vennero inglobati nella città alta, accentuando la divisione funzionale tra le due parti; infatti, mentre sul colle si concentrarono i luoghi del potere e le residenze signorili, nella città bassa si svilupparono le attività produttive, con una sensibile crescita edilizia e demografica. Tra il 1430 e il 1450 venne realizzata una seconda cinta di mura, “le Muraine”, con l’obiettivo di difendere anche la città bassa. Alla crescita di quest’ultima, anche oltre le nuove mura, corrispose la trasformazione dell’area tra i due nuclei in zona di residenza dell’aristocrazia mercantile. Tra il 1561 e il 1623 le mura medievali della città alta vennero sostituite dalla poderosa cinta bastionata che ammiriamo ancor oggi, determinando una profonda frattura tra i due nuclei urbani, una ridistribuzione della popolazione e l’orientamento di tutte le attività produttive verso la parte bassa.

A Bergamo Alta si concentra oggi la maggior parte delle attrattive di carattere storico ed artistico, mentre, scendendo verso Bergamo Bassa, quel che balza immediatamente agli occhi è la differente datazione storica dei quartieri, sviluppatisi nei secoli lungo le principali vie di comunicazione uscenti  dalla “cittadella”. Le vie dell’arte si intrecciano infatti a quelle della storia in una città di antichissime origini: Bergamo Alta circondata dalle mura con la sua atmosfera medievale custodisce tra le strette vie ciottolate antichi resti romani, chiese rinascimentali, palazzi settecenteschi e facciate neoclassiche, affacciate sulla celebre Piazza Vecchia, a pochi passi dai musei.

Il Novecento e il XXI secolo invece trovano casa nel cuore di Bergamo Bassa, dalla galleria d’arte contemporanea Gamec e il suo Sentierone, la passeggiata dei bergamaschi, realizzata dove una volta sorgeva l’antica fiera, da cui si snodano percorsi di architettura tra il secolo scorso e gli edifici di grandi archistar.

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Per conoscere Bergamo, basterà scoprirla a piedi, tra borghi storici, torri, chiese, funicolari e scalette che si arrampicano nel verde del Parco dei Colli che la circonda e lascirsi affascinare dagli scorci che si aprono inaspettati sulla pianura e sulle montagne.

Bergamo è la città di Donizetti, uno dei cinque grandi compositori di lirica al mondo; perciò sarà possibile rivivere la vita di questo operista dell’Ottocento partendo proprio dalla sua Casa natale in Bergamo Alta e seguirne le orme tra i cimeli del Museo Donizettiano, la sua tomba nella Basilica di Santa Maria Maggiore e il teatro cittadino a lui intitolato, dove ogni stagione si applaudono i suoi maggiori successi.

Dai capolavori di musica a quelli dell’arte, come Botticelli, Mantegna, Bellini e Raffaello: i maestri si possono incontrare qui, nelle sale dell’Accademia Carrara, una pinacoteca con una delle collezioni di opere del Rinascimento Italiano tra le più importanti d’Europa.

Capolavori da scoprire insieme alle opere di Moroni, genio del ritratto del Cinquecento bergamasco, presente nelle collezioni dei maggiori musei del mondo e con lui Lotto, che qui ha lasciato preziose opere d’arte, pale d’altare e i disegni delle tarsie, misteriosi intarsi in legni rari.

Circondato dai borghi storici, il centro cittadino è certamente anche shopping e divertimento, dove godersi un caffè e fare una pausa prima di scegliere tra festival, proposte culturali, concerti e spettacoli di una città vivace anche la sera o bere un aperitivo prima della cena in uno dei ristoranti di Bergamo, dove assaggiare anche i “casoncelli”, primo piatto principe della cucina locale … a proposito … e in cucina? Ben 9 formaggi DOP, salumi, eccellenti vini e ricette tipiche della tradizione sono solo alcuni spunti per scoprire Bergamo anche in chiave enogastronomica, andando oltre la città, esplorando anche la provincia: dal cibo, a cultura e natura, dove la città lascia spazio a fiumi, valli, pianura e i monti che alle spalle di Città Alta ne completano l’inconfondibile skyline.

Cos’altro aggiungere …  Bérghem de sura o de hota, comunque nell’identità lombarda.