Boom di palestre e circoli sportivi in Italia, ma sono in forte crescita anche le società che organizzano eventi legati allo sport. Gli italiani, come mostrano i dati Unioncamere-InfoCamere al 30 giugno 2019, confrontati con lo stesso periodo del 2014, sembrano sempre più attenti alla forma e appassionati di manifestazioni sportive: in cinque anni infatti le imprese che operano nel settore sono aumentate di 5 mila unità (+23,9%), raggiungendo oggi quota 23 mila.

“È sicuramente positivo – ha commentato l’assessore allo Sport e Giovani, Martina Cambiaghi – che un settore imprenditoriale così importante nella vita quotidiana dei cittadini lombardi sia in forte espansione ed evoluzione: dove prima c’erano body building e aerobica, oggi ci sono Zumba, fit rugby, antigravity, strike zone. Un universo completamente nuovo sta ridisegnando il settore. Cambiano le palestre, i corsi, i protagonisti. Aumenta esponenzialmente la voglia di muoversi e di provare nuovi allenamenti e fare sport”.

“Se prima si andava in palestra soltanto per motivi estetici – ha aggiunto – oggi lo si fa per divertirsi, rilassarsi, raggiungere un equilibrio tra il corpo e la mente, migliorare la funzionalità. Ma c’è di più. L’aspetto non sicuramente secondario legato alla salute e della prevenzione. Ed è un orientamento che viene dall’Organizzazione mondiale della Sanità: fare esercizio fisico e mangiare sano sostituisce le medicine, allunga la vita delle persone ed è un risparmio per la sanità pubblica. Un’opportunità incredibile, perché il fitness inteso come prevenzione sarà, presto o tardi, adottato come terapia anche dei protocolli medici”.

Lo “zoccolo duro” del comparto è rappresentato dalle organizzazioni sportive e di promozione di eventi legati allo sport, ambito nel quale al 30 giugno scorso operavano 8.127 imprese, pari al 35% del totale. Pari rilevanza (intorno al 22%) hanno le altre componenti dell’offerta imprenditoriale sportiva nazionale: gestione degli impianti (5.167 attività), gestione di palestre (5.100) e club sportivi (4.986).

La Lombardia è la regione più “in forma” con oltre 4 mila attività registrate e con incrementi di tutto rilievo nel periodo considerato, sia tra le palestre, sia tra i club sportivi. Seguono a distanza Lazio (quasi 3mila attività) ed Emilia Romagna (oltre 2mila). In termini di variazione percentuale nei cinque anni considerati, però, al primo posto si colloca il Lazio (+30,4%), seguito dalle Marche (+30,2%) e dal Veneto (+30%).

A livello provinciale, Roma è davanti a tutti in termini di numerosità delle imprese del settore con oltre 2.500 attività, seguita da Milano (quasi 1.500) e Torino che sfiora quota mille.

La coppia Roma-Milano è al vertice della classifica anche in termini di aumento delle attività appartenenti a questo comparto tra il 2014 e il 2019: +574 a Roma e +378 Milano, grazie soprattutto alla crescente diffusione delle palestre (+113).

Anche nelle realtà provinciali più piccole, però, i cittadini possono oggi contare su una rete crescente di attività specializzate nel fitness.

A Biella, ad esempio, sono più che raddoppiate le strutture sportive rispetto a giugno 2014, tanto che a fine giugno 2019 la provincia registra un incremento di imprese del settore del 64%.

Alta la crescita anche a Imperia (+48,9%) e a Vercelli (+47,7%). Aumenti oltre il 40% contraddistinguono anche le province di Trieste, Catanzaro, Savona, Ravenna, Lodi, Caserta e Pescara.

tratto da Lombardia Speciale