Carissimi amici,

l’Associazione Terre di Lombardia è un sodalizio giovane: è passato un anno, infatti, dalla presentazione ufficiale presso lo storico caffè Liberty di Asola. Scegliemmo quella sede, oltre che per il fascino del luogo, anche per sottolineare una peculiarità che ci stava – allora come oggi – molto a cuore; ovvero la ferma intenzione di promuovere le eccellenze del territorio partendo proprio da centri apparentemente secondari, dai tragitti meno battuti, dalla bellezza della campagna e dei fiumi, da usi, costumi e tradizioni spesso poco conosciuti.

Riconosciuto l’obiettivo, abbiamo lavorato intensamente per offrire un approccio comunicativo moderno all’azione divulgativa, cercando di non cadere nella trappola nostalgica, nell’acritica apologia del passato. La domanda che ci siamo posti più volte è stata questa: è possibile fare sintesi tra modernità e tradizione? E’possibile coniugare la caratteristica tendenza all’innovazione della nostra regione, con il patrimonio culturale e paesaggistico lombardo, con tutta la preziosa eredità del passato?

La risposta positiva emersa è divenuta quindi la via da percorrere, il tragitto ideale da tradurre in azioni concrete. In questo anno di attività, l’operato di Terre di Lombardia è stato ampiamente confortato dalla curiosità e dalla simpatia, crescente e trasversale, di amici vecchi e nuovi, contribuendo così ad alimentare un sempre più diffuso sentimento d’affetto e di orgoglio verso la nostra terra.

Da queste lusinghiere premesse abbiamo a ragione toccato, con un contributo che voleva essere principalmente culturale, il tema della prima conviviale 2016 della Nostra Associazione: “La Lombardia di domani, tra autonomia e sviluppo”. Tale argomento potrà apparire più consono ad un convegno che non ad un appuntamento conviviale, se non fosse che la voce “autonomia” fa bella mostra, tra cultura ed identità, nel nostro simbolo associativo. Si dirà, sempre demandando: è compito della politica creare le condizioni per un concreto progetto autonomista.

Ebbene, siamo convinti che anche l’azione culturale, tesa ad implementare consapevolezza e conoscenza riguardo a ciò che di più prossimo ci sta attorno, sia indispensabile in questo frangente storico.

Viviamo infatti un’epoca competitiva, un momento storico caratterizzato dal superamento in ogni settore del generalismo, e questo in favore delle specificità, dei tratti distintivi che contraddistinguono un territorio e la gente che lo abita.

Che siano architetture, prodotti enogastronomici, colture, momenti di socializzazione tramandati da generazioni, quello che si oppone efficacemente al rullo compressore della globalizzazione non è tanto l’obiezione al cambiamento epocale in atto, quanto piuttosto l’intelligenza di puntare sulle inimitabili peculiarità, su tutto quello che il resto del mondo ci invidia.

La Lombardia è regione leader in Europa proprio per questa capacità di connettere le tipicità locali alla modernità, di rendere dinamici ed appetibili i propri talenti. Ecco quindi la necessità di mettere in rete esperienze diverse, perché dalle Alpi al Po c’è in mezzo una terra bellissima e diversificata, che merita di essere conosciuta meglio, soprattutto dai lombardi.