L’economia della Lombardia si conferma tra i leader regionali europei, per la capacità di competere sui mercati internazionali.

È quanto emerge dal “Rapporto 2015 artigianato e piccole imprese” di Confartigianato Lombardia: nel confronto con gli altri motori d’Europa  (Baden-Württemberg, Catalogna e Rhône-Alpes) si osserva come la Lombardia con il suo 26,4% di occupati nel settore manifatturiero, si colloca al secondo posto dietro al Baden-Württemberg (29,4%), ma davanti alla Catalogna (18,4%) e Rhône-Alpes (17,7%).

Dalla comparazione dei dati di queste quattro regioni la Lombardia è quella che presenta la più alta presenza di ‘economia reale’ privata, con una quota complessiva di occupati in manifatturiero, costruzioni e servizi privati non finanziari che arriva al 78,3% dell’occupazione complessiva, davanti a 76,0% della Catalogna, al 71,6% del Baden-Württemberg e al 64,3% del Rhône-Alpes.

Nulla di nuovo se non un’ulteriore conferma che la strada per la ripresa economica nel vecchio continente è quella delle “di un ruolo più importante delle Regioni  che devono diventare protagoniste in tutti i campi – come sostenuto dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni – dal finanziamento delle imprese allo sviluppo dell’economia al turismo alla prospettiva per i giovani”.

Regioni  europee; politiche fiscali e industriali; ricerca, innovazione e turismo. Ma anche ambiente; cultura; Ict e agenda digitale; agricoltura; formazione e lavoro.

Questo l’insieme di priorità dei ‘Quattro Motori per l’Europa’, chiamati in questi prossimi anni a lavorare per creare condizioni, affinché venga riconosciuto dall’Unione europea un peso adeguato a queste realtà nella definizione delle politiche comunitarie, nella distribuzione dei fondi, nel riconoscimento di una dignità istituzionale alle reti di cooperazione tra i territori.