Il velodromo Vigorelli fu costruito nel 1935 in seguito alla demolizione dell’antiquato velodromo Sempione (a sua volta costruito all’inizio del secolo) e con lo scopo di ridurre l’uso “ciclistico” del palazzo dello Sport di piazza VI Febbraio, che disponeva di una pista coperta da ciclismo smontabile. L’inaugurazione avvenne il 28 ottobre dello stesso anno, con la sponsorizzazione della Gazzetta dello Sport. Appena tre giorni dopo la sua costruzione, il ciclista Giuseppe Olmo vi stabilì il nuovo record dell’ora.
L’idea di costruire un velodromo semicoperto fu di Giuseppe Vigorelli, ex-corridore su pista, industriale, sindaco di Garbagnate e assessore allo sport al Comune di Milano nella giunta Mangiagalli. Il Vigorelli diviene fin dal principio teatro di importanti corse nonché frequentato da moltissimi spettatori appassionati.
Scelto come sede di arrivo anche di corse su strada come il Giro d’Italia, il Giro di Lombardia e il trofeo Baracchi, sotto una gradinata trovò la sede l’officina di Faliero Masi, celebre costruttore dei telai da corsa Masi.
Una delle date rimaste nella storia del ciclismo mondiale è certamente quella del 7 novembre 1942 che consegnò alla storia il primato mondiale dell’ora di Fausto Coppi: 45,798 km.
Si era nel pieno del secondo conflitto mondiale e le incursioni aeree degli alleati già inperversavano nei cieli di tutta italia. In uno di questo la pista fu distrutta con bombe incendiarie (1943) e ricostruita nel 1946. All’inaugurazione il velodromo venne intitolato al ciclista meneghino Romolo Bruni.
Con la ripresa post bellica, negli anni 1951, 1955 e 1962 vi si svolsero nuovamente i campionati mondiali di ciclismo su pista, in un periodo in cui il ciclismo su pista era molto popolare e seguito in Italia.
Nel dopoguerra il velodromo ha ospitato anche eventi non sportivi: il 24 giugno 1965 vi ebbe luogo un’esibizione dei Beatles e nel 1971 la tristemente nota serata dei Led Zeppelin caratterizzata da scontri tra pubblico e polizia che causarono la fine del concerto dopo solo pochi minuti e la totale distruzione del palco e della strumentazione della band.
Nel 1975 il velodromo venne chiuso e riaperto solo nel 1984. La nevicata del 1985, oltre al Palasport di San Siro, ebbe fra le sue vittime anche una tettoia del Vigorelli che crollando sul parquet lo danneggiò in modo grave e determinò il declino dell’impianto: nonostante diversi lavori di ristrutturazione che portarono alla ricostruzione della pista, ma non della tettoia, si ebbero tre anni di suo utilizzo ridotto, fino alla chiusura delle attività ciclistiche nel gennaio 1988. Successivamente venne rifatta anche la tettoia e il 10 luglio 1991 venne installato e collaudato un nuovo impianto di illuminazione, ma l’impianto non venne riaperto se non nel dicembre del 1997, in seguito all’intervento di sponsor privati, per ospitare un evento singolare, una gara di coppa del mondo di sci di fondo.
Il prato centrale, ora ricoperto di erba sintetica, può ospitare incontri di football americano, calcetto e hockey su prato e nel settembre del 1998 finalmente il velodromo ospitò nuovamente una competizione di ciclismo con una gara a eliminazione tra alcuni noti pistard e stradisti che rimase però un evento isolato.
Alla scomparsa del campione Antonio Maspes (19 ottobre 2000) l’Amministrazione comunale decise di dedicargli il velodromo che da allora si chiama velodromo Maspes-Vigorelli.
Il velodromo è stato utilizzato fino al 2001, quando si svolsero i Campionati nazionali assoluti, interrotti un giorno prima della prevista fine, tanto che alcuni titoli non furono assegnati: ma l’ultimo giorno di gare, secondo programma, era l’11 settembre 2001 e, con le Torri Gemelle, finì, indirettamente, anche il Vigorelli come sede di gare di ciclismo su pista.
Nel 2006 venne concessa l’utilizzazione del velodromo per la realizzazione di alcune scene della fiction Gino Bartali – L’intramontabile, con Pierfrancesco Favino, Simone Gandolfo ed altri attori.
Dal 2009 il velodromo Vigorelli è il campo di allenamento e di gioco dei Seamen Milano nel campionato di Football Americano di Serie A1 e per i campionati nazionali giovanili. I Rhinos Milano utilizzano il velodromo come campo da gioco dal 2003 a tutt’oggi nel campionato di Serie A1 dell’Italian Football League e l’hanno utilizzato fino al 2008 anche come impianto per gli allenamenti di tutte le formazioni giovanili e per la prima squadra. Negli anni tra il 2000 ed il 2004 il velodromo ha ospitato anche allenamenti e partite dei Falcons Milano.
Utilizzi certo importanti ma che lasciavano in secondo piano la vera “missione” per cui l’impianto era stato costruto decenni addietro, vale a dire il ciclismo su pista. Una lunga attesa finalmente giunta al termine in questi giorni con l’ultimazione dei lavori per la posa di un nuovo anello in legno di abete della Val di Fiemme. Ad inaugurare la nuova pista è stato chiamato il mai dimenticato Francesco Moser, protagonista il 3 ottobre del 1986 di un altro record dell’ora proprio sull’anello milanese.
Un “test” importante per valutare con attenzione quanto messo in opera e dare il via libera per l’apertura definitiva a tutti gli appassionati, prevista per il mese di settembre. Un simbolo del ciclismo, carico di storia e passione, tornerà a vivere nel cuore di Milano.