Editoria lombarda senza concorrenza. Nella nostra regione sono presenti ben 352 case editrici, il 19,8 per cento del totale nazionale. I dati diventano ancora più significativi se si considera la produzione: nel 2015 sono stati pubblicati 22.292 titoli da parte di società lombarde, esattamente il 40 per cento del dato totale. Ma a sancire in modo ancora più chiaro la supremazia in questo settore sono le copie stampate e distribuite in Italia: più di una su due (85.745; il 51,1 per cento) è lombarda.
LOMBARDIA PRIMA PER NUMERO DI CASE EDITRICI
È il Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2016, pubblicato dall’Associazione italiana editori, a fornire numeri dettagliati, riferiti al 2015, sulla situazione a livello nazionale.
Per quanto riguarda il numero di case editrici, dopo la Lombardia, in classifica si piazza il Lazio con 278, pari al 16,1 per cento del totale. Terzo posto per l’Emilia Romagna e la Toscana, entrambe con 160, il 9 nove per cento. Seguono nella top ten, il Piemonte (157; 8,8 per cento), il Veneto (137; 7,7 per cento), la Campania (92; 5,2 per cento), la Sicilia (60; 3,4 per cento), la Puglia (58; 3,3 per cento), il Friuli Venezia Giulia (54; 3 per cento) e infine la Liguria (53; 3 per cento).
IL PRIMATO LOMBARDO CONTINUA NEL CAMPO DEI TITOLI PUBBLICATI
Nel campo dei titoli pubblicati, al secondo posto c’è ancora il Lazio, ma in questo caso il divario aumenta: il numero delle pubblicazioni per la regione della capitale è pari infatti a 7.063, che rappresenta una percentuale del 12,2 per cento. Ultimo posto del podio ancora per l’Emilia Romagna, con 6.853 titoli e una quota dell’11,8 per cento sul totale nazionale.
Seguono tra le prime dieci, il Piemonte (5.467; 9,4 per cento), la Toscana (3.461; 5,9 per cento), la Puglia (3.171; 5,4 per cento), il Veneto (1.996; 3,4 per cento), il Friuli Venezia Giulia (1.450; 2,5 per cento), la Campania (1.225; 2,1 per cento) e infine il Trentino alto Adige (975; 1,6 per cento).
COPIE STAMPATE, AL SECONDO POSTO IL PIEMONTE: VALE UN QUARTO DELLA LOMBARDIA
Come segnalato in precedenza è però sul piano delle copie stampate e distribuite dalle case editrici che il gap tra la Lombardia e le altre regioni raggiunge dimensioni davvero notevoli. Al secondo posto della graduatoria si trova infatti il Piemonte con un dato che è però pari a un quarto di quello lombardo: 21.960 copie e una percentuale sul dato nazionale del 13,1 per cento. Poco lontana, al terzo posto, l’Emilia Romagna con 18.797 (11,2 per cento).
La top ten prosegue con la Toscana (10.905; 6,5 per cento), le Marche (7.626; 4,5 per cento), il Lazio (6.870; 4,1 per cento), il Veneto (4.336; 2,6 per cento), la Sicilia (2.882; 1,7 per cento), il Friuli Venezia Giulia (2.405; 1,4 per cento) e infine il Trentino Alto Adige (1.567; 0,9 per cento).
UN LOMBARDO SU DUE LEGGE ALMENO UN LIBRO ALL’ANNO
Il rapporto Aie evidenzia anche altri dati interessanti. Si scopre così, ad esempio, che i lettori in Lombardia sono il 50,1 per cento, una percentuale maggiore di quella media italiana, che si ferma al 42 per cento. Tra coloro che nella nostra regione leggono, la quota maggiore (il 44,2 per cento) conclude tra i quattro e gli undici libri all’anno. Quanti ne leggono fino a tre sono invece il 38,8 per cento, mentre la percentuale minore, il 17,1 per cento, ne “consuma” almeno dodici.
Secondo l’Associazione, il settore editoriale italiano dopo quattro anni di crisi ̶ il periodo peggiore dalla fine della guerra ̶ torna a mostrare segnali di ripresa. Il mercato nel 2015 è migliorato nel suo complesso di un piccolo ma incoraggiante 0,5 per cento. Crescono in particolare i segmenti dell’editoria per ragazzi (+16,9 per cento i titoli prodotti, +7,9 per cento la quota di mercato), il mercato digitale e l’ebook in particolare (+21 per cento i titoli ebook prodotti) e l’export di diritti (+11,7 per cento). In aumento infine i lettori (+1,2 per cento, circa 283mila in più) e i titoli pubblicati (+1,5 per cento).
tratto da Lombardia Speciale